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Dura più di un Co2 artigianale fatto solo con l'acqua e, anche se le prestazioni non sono paragonabili ad un impianto che si compra in negozio,  credo che lo troverete un buon compromesso! Spesa totale 3,50€ e sapete meglio di me quanto costi un impianto co2 "serio".

Se qualcosa non vi è chiaro vi consiglio di cercare il video su youtube intanto vi spiego a grandi linee quello che ho fatto.

Avrete bisogno di:
- un "deflussore per flebo" costa un euro in farmacia. Servirà a convogliare il gas nell'acquario e, se volete, io vi consiglio di aggiungere una porosa che da Arcaplanet ho preso a 41 centesimi, così le bolle saranno più piccole e si scioglieranno meglio nell'acqua. Il deflussore è composto da una specie di spinotto che infileremo nel tappo, forandolo con un cacciavite arroventato e poi sigillando il tutto con la colla a caldo, badando a non incollare la filettatura, sia da dentro che fuori dal tappo così non ci saranno perdite di gas; un cilindretto che useremo come contabolle, ovviamente il tubo e la valvola composta da una rotella che stringe il tubo e ci servirà per regolare il flusso di bolle.
- Una bottiglia da bibita gassata perché fatta per resistere a forti pressioni.
- Colla di pesce alimentare
- Lievito di birra
- Zucchero

PREPARARE LA GELATINA (ingredienti per bottiglia da un litro e mezzo):
- Tagliate a pezzi 3 fogli di colla di pesce (12g circa, si trova in tutti i supermercati nel reparto dolci io ho pagato 2,50 euro per 5 fogli) su un piattino d'acqua fredda e aspettate che si ammorbidiscano fino a quasi sciogliersi.
- Intanto che la colla di pesce si scioglie mettete circa 200ml d'acqua in un pentolino, quando sta per bollire spegnete il fornello e aggiungete circa mezzo chilo di zucchero. Girate finché non si scioglie completamente.
- Quando la colla di pesce vi sembrerà pronta aggiungetela nel pentolino e girate finché anche questa non si dissolve completamente nell'acqua ancora calda.
- Versate il composto nella bottiglia e lasciate in frigo almeno 4 ore, noterete che il liquido si è solidificato diventando gelatina.
- In mezzo bicchiere d'acqua sciogliete completamente mezzo panetto di lievito di birra. ATTENZIONE non usate acqua tiepida la normale acqua del lavandino andrà bene. Se usate acqua troppo calda o troppo fredda rischiate di uccidere i batteri del lievito.
- Versate il lievito nella bottiglia, gli strati di gelatina e lievito rimarranno ovviamente separati. Il lievito mangerà lo zucchero contenuto nella gelatina con cui entra in contatto e produrrà Co2!! 
- Aggiungete un po' d'acqua in modo che la bottiglia vi appaia divisa in tre parti uguali gelatina-acqua-aria.
- Immergete il tappo con lo spinotto del deflussore in un bicchier d'acqua e aspiratene un po con la bocca attraverso il tubo finché non vedete che il cilindretto non si sia riempito per metà. Non fate passare aria nel tubo tenetelo in bocca e chiudete subito la valvola con la rotellina o la pressione dell'aria farà uscire l'acqua. In questo modo potremo controllare il flusso di gas che prima di arrivare in vasca passerà per il cilindro dove vedremo le singole bolle.
- Mettete subito il tappo alla bottiglia e avvitatelo bene. Aspettate che la reazione produca abbastanza gas da rendere la bottiglia dura (la rotella dovete lasciarla sempre chiusa finché non mettete il tubo in acquario o il gas esce e se la pressione è troppo bassa l'acqua del contabolle ricadrà nella bottiglia)
Se avete fatto tutto correttamente non vi resta che inserire il tubo in vasca, girare la rotella (vedrete che basta girarla pochissimo) e godere dei benefici del Co2!
A me questo composto ha dura circa un mese! L'effetto svanirà quando ovviamente non ci sarà più gelatina nella bottiglia.
ATTENZIONE non lasciate mai la valvola completamente chiusa troppo a lungo o prima o poi qualcosa potrebbe rompersi! La pressione diventa molto alta e mi si stava deformando il contabolle, se avessi aspettato oltre forse si sarebbe rotto qualcosa.
Il bello di questo sistema è che raggiunta una certa pressione il lievito non mangia più zucchero se non quello che gli basta per rimpiazzare il gas uscito con la singola bolla. Vedrete che a una bolla nel contabolle corrisponde una bolla in vasca, non vedrete il contabolle "friggere" e l'acquario con una bolla ogni tanto andranno di pari passo e lo regolerete voi con la rotellina!
Se col tempo notate che il sistema stenta a produrre anidride carbonica vi basterà agitare un po' la bottiglia.

CONTROINDICAZIONI
Un rischio che si può correre col sistema Co2 di questo tipo è che del composto acqua-lievito finisca in acquario. Di solito succede che, non usando il deflussore e nemmeno la porosa, raggiunte pressioni particolari, con perdite d'aria o la bottiglia viene agitata troppo, la schiuma che col tempo si originerà potrebbe finire in vasca e dare il via a un'esplosione batterica. I rischi si riducono però notevolmente seguendo la procedura sopraindicata, in quanto la porosa e il deflussore agiscono da barriere. Se la schiuma dovesse risalire fino all'imboccatura del deflussore (e già di per sé è una cosa difficile) essa rimarrebbe comunque nel liquido all'interno del contabolle. Se nell'agitare la bottiglia l'avete capovolta o comunque il livello nel contabolle è salito fino a raggiungere il tubo, la porosa fa da ultima piccola ostruzione limitando i danni e dandovi il tempo di provvedere. 

Il rischio maggiore se va del composto in acquario dovrebbe essere quello di una esplosione batterica, che nel particolare caso dei batteri del lievito porta ad un aumento del livello di Co2 in acqua e i pesci annasperanno. Per risolvere il problema ci sono due scuole di pensiero, chi è per gli immediati cambi d'acqua e chi preferisce aspettare che i batteri muoiano di fame, la linea base da seguire è quella di una comune esplosione batterica. Dalle ricerche che ho fatto comunque non ho mai sentito di gente a cui siano morti i pesci, se non per asfissia ma se vedete che la situazione degenera potete provvedere spostandoli o ossigenando.

La prevenzione che potete fare consiste nel: non esporre la bottiglia a forti fonti di calore come la luce diretta del sole, non agitare la bottiglia fino a capovolgerla (quando verso la fine del composto la pressione diminuirà e voi vorrete ravvivare la reazione), tenere la bottiglia col composto più in basso rispetto all'acquario.

SPATOLA TERGIVETRO
Costando una spatolina 5-6 euro e non volendo spendere per delle calamite, ho tagliato una vecchia spugna (opportunamente sciacquata per eliminare residui, meglio prenderne una nuova) ma non completamente, diciamo a 4/5 la ho infilata su una vecchia spatola di legno fissandola con una fascetta. Tutto pulito, niente materiali inquinanti, 5 euro risparmiati!!

SIFONE PER FONDALE
costo 1.5 € al metro per il tubo, dipende quale prendete.
Girando per negozi alla ricerca di un sifone ho visto sia quelli a batteria (circa 8 euro) sia quelli a campana (circa 5 euro), notando che proprio quest'ultimi erano estremamente facili da riprodurre! 
- Come abbiamo fatto per il deflussore dell'impianto di Co2, squagliamo il tappo di una bottiglietta da mezzo litro con un cacciavite arroventato in modo che il tubo entri preciso. Prendetelo bello largo, Aspirerà tanta acqua e con essa lo sporco non sembra ma il flusso è forte!! Al brico ne ho trovato uno adatto per un euro e mezzo al metro.
- Infilate il tubo e sigillatelo al tappo con la colla a caldo cercando di tenerlo il più perpendicolare possibile al tappo. 
- Tagliate la bottiglietta a pochi centimetri dal tappo: come vedete in foto io ho tagliato solo il fondo della bottiglia ma ho notato che lo sporco impiegava troppo tempo a raggiungere il tubo e "sprecavo" acqua. Con un tragitto più breve potrete raccogliere più sporco con un singolo cambio d'acqua.
Preparate un secchio, inserite la campana in vasca fino al fondo e aspirate un po finché per vasi comunicanti l'acqua inizierà a uscire da sola. 
Se volete evitare di mettere le mani in vasca prendete una stecca di legno o di plastica e legatela con delle fascette alla bottiglia e al tubo in modo da lavorare tranquillamente all'asciutto.
Vedrete che la ghiaia viene smossa ma non aspirata perché il quarzo pesa troppo mentre lo sporco va verso il tubo, ancora meglio se avete un fondo molto grossolano. Se invece avete un fondo sabbioso e vi succhia anche la sabbia dovreste provare con un tubo più stretto che aspiri con meno forza altrimenti organizzatevi con un panno dall'altra parte del tubo in modo da salvare la sabbia che viene aspirata.

PINZA PER ACQUARIO
Oggetto molto utile per vari motivi, tra cui quello di aiutarci a sistemare le piante senza immergere le braccia basta un po' di pratica.
Servono due stecche rigide un po' di elastici e qualcosa da usare come perno, io ho usato un pezzetto di cartone piegato.
Le stecche devono essere il più rigide possibile e ovviamente lunghe quanto basta. io ho usato due ritagli di scarto di una cornice.
- Limate le punte delle stecche con la carta vetrata in modo appuntirle, vi servirà per penetrare meglio il terreno. 
- Legate un paio di elastici il più stretto possibile dalla parte opposta alla punta, così avrete il ritorno della pinza senza usare molle. 
- Infilate lo spessore alla distanza che preferite dalla "morsa" di elastici e stringetelo bene bene con altri elastici. Più lo fissate vicino alla morsa meno forza avrete bisogno di usare per chiudere la pinza. Stringete bene così evitate che le stecche vi sfuggano lateralmente.
Circa 7 euro di pinza risparmiati, potete usarla anche come prolunga per altri utensili semplicemente legandoli alla punta delle stecche!!

SIRINGA PER NUTRIMENTO SPECIFICO
Vi basteranno: una siringa, un tubo trasparente, filo di ferro (prendetelo però di un materiale che non si ossidi il ferro non va bene).
- Piegate con le pinze il fil di ferro a formare un occhiello in modo che si infili nel beccuccio della siringa senza intralciare il pistone.
- Infilate il beccuccio della siringa nel tubo e se necessario bloccate il tutto con dello scotch.
- Togliete il pistone dalla siringa e infilate il fil di ferro fin dentro il tubo in modo da irrigidirlo e cercate di spingere l'occhiello nel beccuccio così da farlo incastrare.
Adesso che è tutto pronto aspirate un po' d'acqua dall'acquario con la siringa, versatela in un bicchiere, mettete il cibo (granulare o i fiocchi non passeranno dal tubo), riaspirate l'acqua col cibo e immergete il tubo in vasca. In questo modo potrete nutrire senza difficoltà i pesci apatici che si nascondono o gli abitanti del fondale, anche negli anfratti più inaccessibili!

Se andiamo a fare due conti abbiamo risparmiato 7-8 euro per la pinza, 5 euro per il sifone, 5 euro per la stecca pulisci vetro e una cifra ben più importante per l'impianto di Co2!! Senza contare la soddisfazione che ti da il 'fai da te'!